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fiume Ambra:Pogi - Molino di Mezzo (Bucine)


regione Toscana (AR)

L'Ambra, nel tratto indicato, è un torrente caratterizzato dal continuo susseguirsi di piccole rapide ed alcuni sbarramenti artificiali a scivolo.

  • aggiornato al
    2010-03-03
  • grado
    II+III
  • distanza
    5,5 Km
  • tempo previsto
    2 Ore
  • pendenza
     
  • stelle WildWater
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  • portata
     A
  • stelle paesaggio
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  • temperatura acqua
    fresca
  • qualita' acqua
    mediocre
  • periodo migliore
    primavera e autunno, dopo abbondanti piogge
  • livello
     
  • fiumi vicini
     
  • imbarcazioni
    Kayak | Canoa |

imbarco
In località i Pogi sotto il ponte medievale. Per arrivarci dalla SP 540 strada provinciale di Val d'Ambra, si svolta a sinistra per la località Pogi (1 Km circa dopo aver passato Bucine)
GPS:  Lat.43° 27' 59" N  Long.11° 36' 56" E 
sbarco
A Molino di Mezzo. Per arrivarci sempre sulla SP 540 strada provinciale di Val d'Ambra che collega Levane con Bucine , immediatamente dopo esser passati sotto il nuovo ponte della nuova circonvallazione di Levane c'è una stradina sulla destra che scende al gruppo di case chiamato Molino di Mezzo, chiedere il permesso per lasciare le macchine.
GPS:  Lat.43° 29' 30" N  Long.11° 37' 3" E 
mappa
 
assistenza da riva
sempre possibile

siti web con foto
idrometro
livello minimo 120 cm all’idrometro di Bucine, ottimale con 130-135 cm a Bucine, oltre i 150 prestare attenzione

descrizione
L'Ambra è un torrente caratterizzato dal continuo susseguirsi di piccole rapide ed alcuni sbarramenti artificiali a scivolo (in totale 4) mai pericolosi.
Il tratto da Pogi a Molino di Mezzo per comodità si può dividere in tre parti: prima parte dall’imbarco di Pogi a dove iniziano le Gole, seconda parte quella delle gole fino allo sbarramento del ponte della ferrovia e l’ultima parte dal suddetto sbarramento fino allo sbarco di Molino di Mezzo.


(imbarco)

Proprio all’imbarco si trova un primo sbarramento artificiale a scivolo di circa 1.5-2 metri da affrontare al centro destra. Dopo un paio di rapide molto semplici si incontra un ponticino molto basso che con livelli più alti del minimo va trasbordato perché sotto non si passa (trasbordo sulla sinistra).
Passato il ponticino ecco un altro piccolo scivolo a raschiera che può essere facilmente superato ma prima è consigliabile scendere per un’ispezione perché pieno di tubi. Comunque tra un tubo e l’altro c’è abbastanza spazio e basta individuare il passaggio giusto.
Da qui fino alle gole il fiume è divertente ma facile con passaggi di 2+, piccole curve ad S tra la vegetazione in mezzo al fiume e piccoli saltini. Inizia ora la parte delle Gole caratterizzata dai 2 passaggi più impegnativi di tutta la discesa (3 o 3+ a seconda del livello).



Il primo passaggio inizia con uno slalom tra massi abbastanza grossi da affrontare entrando dalla sinistra seguito da un controroccia nella parte finale. Subito dopo un altro passaggio forse più complicato da fare entrando da destra per poi tagliarlo tutto a sinistra.
Terminate le Gole il fiume prosegue con delle belle rapide manovriere fino allo sbarramento del ponte della ferrovia. Si tratta di una pescaia a scivolo facilmente superabile sulla sinistra ma facendo attenzione però a non passare sull’estrema sinistra dove c’è una spaccatura piena di sassi. Dopo questo sbarramento inizia l’ultimo tratto del percorso. C’è subito una S sotto l’arcata di un ponte rotto. Dopo un altro paio di semplici rapide il fiume si biforca in 2 rami e bisogna prendere il ramo di sinistra che sembra avere più portata.
Si arriva così allo sbarco di Molino di Mezzo dove si può sbarcare sulla destra prima della steccata (così la chiamano i locali) o subito dopo prendendo una piccola morta sulla destra. Si tratta di una sbarramento artificiale caratterizzato da uno scivolo sulla destra e da un vero e proprio salto sulla parte sinistra.

Descrizione sulla discesa del 27 febbraio 2010 di Pier Paolo, Paolo e Stefano (ASD Marina di Candeli)
 
Hanno contribuito a questo report:
Marco 
 

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1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.