Canoa & Kayak

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fiume Vevera:Oleggio Castello - Arona


regione Piemonte (NO)

Piccolo creek a 30 minuti da Novara, con salti, scivoli e toboga, divertente ma piuttosto impegnativo.

  • aggiornato al
    2011-01-20
  • grado
    IVV
  • distanza
    1.5 Km
  • tempo previsto
    1.0 Ore
  • pendenza
    55 m/Km
  • stelle WildWater
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  • portata
    2 mc/sec
  • stelle paesaggio
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  • temperatura acqua
    fresca
  • qualita' acqua
    mediocre
  • periodo migliore
    Dopo piogge
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Agogna, Erno, Pescone
  • imbarcazioni
    Kayak |

imbarco
Ad Oleggio Castello, in via Valle, in corrispondenza di una passerella pedonale che attraversa il torrente.
In caso di livello basso possibilità di imbarcarsi all'entrata della gola utilizzando il sentiero che parte in fondo alla via Ronchi di Oleggio Castello e scavalca la collina (5 min. canoa in spalla)
GPS:  Lat.45° 45' 15.39" N  Long.8° 31' 42.83" E 
sbarco
Ad Arona, in via Valle Vevera, al bivio con via Maglio (che porta ad Oleggio Castello), in corrispondenza di un ponte sul torrente. Sbarco in riva sx.
GPS:  Lat.45° 45' 18.88" N  Long.8° 32' 19.71" E 
mappa
 
assistenza da riva
Impossibile nei passaggi più impegnativi
attenzione
Una volta nella gola, non c'è possibilità di sbarco o trasbordo.
Alcuni passaggi non assicurabili per il primo.
Essenziale visionare la gola prima della discesa.
Alberi caduti lungo il percorso.

siti web con foto
idrometro
 
locals di riferimento
Stefano Caprile tel 347 3854384 - 335 7423695

descrizione
Imbarco ad Oleggio Castello, via Valle, sbarco ad Arona, in via Valle Vevera.
Lunghezza del percorso: 1,5 Km
Dislivello: 80 m
Caratteristiche: la prima metà del percorso si snoda nei boschi, difficoltà intorno al ww3°. Perchè il livello sia giusto per la gola, in questo tratto è necessario raschiare un po' il fondo. Se galleggiate bene, vuol dire che il livello per la gola è eccessivo. State attenti.
Dopo un po' passate attraverso un artificiale diroccato (navigabile) e sotto un acquedotto fatiscente.
Poi arrivate ad un fabbricone ancor più diroccato e fatiscente, sulla sinistra: ci siamo, vuol dire che inizia il divertimento. I passaggi che incontrate a questo punto sono:
INGRESSO GOLA:
1) soglia stretta e bassa, ma con un bel ritorno nella pozza sotto (NOTA gennaio 2011: questo primo passaggio è completamente ostruito da un enorme albero caduto e va trasbordato)
2) brutto artificiale in putrelle e lamiera, navigabile a sx, ma occhio all'intrico di rami che trovate all'estrema sinistra, appena sotto
3) toboga stretto con ritorno in fondo e finale controroccia dispettoso.
4) salto di ca 2m da effettuare a centro dx, con punta a sx. Occhio perchè all'estrema dx c'è un albero che non siamo riusciti a togliere, e a sx nicchia in catino ricettivo e un altro tronco presente.


I salti nr. 4 e 5

Dopo questo salto possibilità di approdo a dx, con sentiero a fianco di un piccolo canale artificiale, per visionare l'intera gola ed eventualmente trasbordare. Obbligatorio, se non l'avete già fatto, scendere con una corda in prossimità dell'8° salto (quello con la roccia davanti) e valutare bene se il livello consente il salto senza urtare la roccia, e l'eventuale presenza di rami sul salto o nel catino ricettivo.
SEZIONE CENTRALE DELLA GOLA:
5) salto di ca 2 m,da fare tutto a dx oppure a sx buffando bene.
Dopo questo salto c'è l'ultima possibilità di sbarcare e raggiungere il sentiero a dx. se andate avanti non c'è più modo di uscire dalla gola.
6) salto di circa 1.5 m, con nicchia a sx nel catino ricettivo. Si può fare centrale o a dx.
7) salto di circa 2 m, con corrente che spinge in nicchia a dx. Questo salto va tagliato a sx con estrema decisione.
Ora avete due morte buone sulla sx per fermarvi e tirare il fiato, perchè il passaggio che segue è quello più difficile.
8) Scivolo di ca 2m con successivo salto di 3m controroccia. Tra la base della cascata e la parete di roccia davanti avete solo ca 1 metro sulla dx, e 0 metri sulla sx. L'unico modo di farlo è imboccare lo scivolo a sx, e tagliare con decisione da sx a dx, seguendo un'onda con lo stesso andamento, e spiccando il salto a dx con punta completamente girata a destra. Utili le gomitiere, perchè il rischio di urtare la roccia col gomito e farsi male è concreto. Con acqua eccessiva il fronte della cascata si sposta in avanti fino a lambire la roccia ovunque. In queste condizioni, a nostro avviso, il passaggio è impraticabile. Per questo una ricognizione in questo punto prima della discesa è obbligatoria.
All'uscita del catino ricettivo c'è un lbero incastrato con groviglio di radici e rami sotto il pelo dell'acqua, che come ho personalmente potuto constatare, crea non poche difficoltà in caso di eskimo. Questo è l'unico passaggio che giudicherei di ww 5°. Purtroppo non è trasbordabile (se non saltando l'intera gola), e per il primo che scende neppure assicurabile.


Il salto nr.8 visto dalla goletta

TRE SALTI DEL PONTE ROMANO:
9) Appena prima di un ponte romano, soglia stretta, non più di 1m di altezza, ma con un bel ritorno nella pozza sotto. Buffare bene.
10) salto/scivolo da prendere a destra.
11) salto/scivolo da prendere a sinistra.


I 3 salti del ponte romano

Trovate poi un artificiale, visibile dalla strada dal punto di sbarco: IMPRATICABILE. Si trasborda a sx. Non tentate di saltare lo stesso, come ho fatto io: non c'è fondo, e si resta impuntati.
Quindi si passa sotto il ponte stradale e ci sono gli ultimi 3 salti:
TRE SALTI FINALI:
12) il primo è uno scivolo
13) segue un salto da fare in centro con punta a dx buffando bene. E poi, senza fermarsi, uno scivolo finale. Nella piccola pozza tra il salto e lo scivolo, si rischia di impuntarsi un po', se non si buffa bene nel salto.


I salti finali

A questo punto si sbarca e si raggiunge la strada risalendo la riva sx. Noi abbiamo provato a continuare fino alle porte della zona urbana di Arona, ma non vale assolutamente la pena. Fiume piatto e vegetazione fastidiosa. Molto meglio fermarsi qui.
Il creek è davvero divertente, purtroppo devo dirvi però che la qualità dell'acqua è mediocre. Dipende dai giorni. Normalmente è limpida, ma a volte i soliti furbi nei paesi a monte e nelle abitazioni a fianco del torrente scaricano in fiume. Ideale farla in piena calante.
Nella gola, ribadisco, non c'è possibilità di uscita, e neppure di trasbordo, e nei passaggi più complessi neppure di predisporre una sicura al primo che fa il passaggio. Occhio quindi.

Per visionare il fiume, risalire a piedi dal punto di sbarco, lungo la sponda dx (orografica), attraversando il cortile di una vecchia centralina elettrica in disuso. Il sentiero segue il vecchio canale della centralina, e consente di visionare tutti i passaggi.
Per avvicinarsi al passaggio nr.8 è necessario calare una corda dal sentiero e prestare la massima attenzione nel calarsi sul bordo della gola. Sconsiglio di farlo con terreno bagnato.
 
Hanno contribuito a questo report:
stefano 
 

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1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.