Canoa & Kayak

la comunità virtuale dei canoisti italiani

fiume Cellina:Grande scivolo artificiale dopo Lesis - Parcheggio prima di Lesis


regione Friuli Venezia Giulia (PN)

Parte del torrente Cellina, a monte del paese di Claut. Un susseguirsi di belle rapide, a volte manovriere, con un altalenarsi di divertenti salti. Discesa ripetibile varie volte in giornata o concatenabile, con trasbordo in auto, alla parte più bassa del Cellina o al vicinissimo torrente Settimana.

  • aggiornato al
    2011-12-11
  • grado
    IIIIVIV+
  • distanza
    3 Km
  • tempo previsto
     
  • pendenza
     
  • stelle WildWater
    1_stellaww.gif
  • portata
     A
  • stelle paesaggio
    3_stella.gif
  • temperatura acqua
    fredda
  • qualita' acqua
    ottima
  • periodo migliore
    Al disgelo o dopo abbondanti piogge
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Settimana; Cimoliana
  • imbarcazioni
    Kayak |

imbarco
Passato Claut si prosegue per Lesis, sulla dx si comincia a costeggiare il torrente. A Lesis si supera, girando a destra, il Ponte degli Alpini. Sempre dritti si attraversa il torrente al Pont de la Sala. Si continua facendo attenzione sulla dx a uno slargo, cartello con la P.
Delle tracce di stradina sterrata poco più avanti a dx avanzano in direzione di un grande artificiale, visibile e udibile dal parcheggio. L’imbarco è a valle dello stesso.
GPS:  Lat.46° 16' 18" N  Long.12° 34' 13" E 
sbarco
Lungo la strada che dopo Claut prosegue per Lesis. Quando si accosta al torrente, a dx risalendo, si trova uno spiazzo non asfaltato appena sopra il torrente e circa 50 metri prima di un ponte che attraversa il torrente.
GPS:  Lat.46° 16' 13" N  Long.12° 32' 19" E 
mappa
 
assistenza da riva
Sempre possibile, la strada è raggiungibile quasi sempre anche se a volte non molto agevolmente.

siti web per approfondire
idrometro
Percorso possibile al disgelo o dopo forti piogge. Idrometro maggiore di 0,1.
(http://www.protezionecivile.fvg.it/ProtCiv/default.aspx/Cae/StationDet
locals di riferimento
Zampa cell. +39 329 8755533
email [email protected]

descrizione
Ci si imbarca appena possibile sotto il grande scivolo, probabilmente fattibile ma con sufficiente acqua comunque da valutare attentamente. Appena partiti si comincia subito a scendere, il fondo in alcuni punti basso fa grattare un pò quindi cercate le traiettorie migliori a occhio. Tenere la destra quando il torrente si dirama brevemente in due punti, a pochi metri l’uno dall’altro. Si arriva così al primo salto,circa 1,5m., da prendere al centro destra, pericolo di incastro tra i massi sulla sinistra, ispezionare per eventuali ostacoli in acqua. Dopo circa 10 metri sulla sinistra c’è una bella morta. Si riparte subito per un’altro saltino, identico al precedente, da prendere sempre al centro destra che finisce in una bella e comoda pozza. Ripartiti il torrente piega a destra richedendo un pò di manovre fino al ponte stradale de la Salva. Qui si restringe e aumenta la velocità raggiungendo una curva secca a sinistra con una roccia nel mezzo della corrente da evitare passandogli a sinistra, occhio alle cravatte. Subito dopo un’altro passaggio veloce da prendere da destra verso sinistra termina in un tratto più tranquillo. Questo si affronta serenamente a vista e manovrando un pò.
Un curvone a destra seguito da una curva a sinistra ci porta poi ad una biforcazione da prendere a sinistra. Qui una serie di tre passaggi divertenti ci porta ad un'altro breve tratto tranquillo, precedente la biforcazione prima della rapida. Questo è il punto migliore, per fare una bella ricognizione a tutta la rapida, fino a scorgere una piccola passerella che attraversa il torrente e che segna la fine della rapida e delle difficoltà.
Imboccando subito a destra la stretta lingua d’acqua che costeggia una parete rocciosa si comincia subito a correre, scartando qualche masso si pagaia sempre superando piccoli saltini e buchi. Alla fine di questa prima breve parte si può prendere una piccola morta sulla sinistra afferrando i rami. Si riparte praticamente subito, il torrente si apre girando a sinistra tra due macigni rossastri, alcuni massi richiedo manovre veloci e quelli sul fondo fanno saltellare chi ci passa sopra. Qui, seguendo la corrente si curva un pò a destra e si riceve sulla sinistra, la porzione di acqua lasciata a monte della prima rapida. Dopo una cinquantina di metri più tranquilli si attraversa un’imbuto tra due rocce rosse e da questo si giara a destra e poi subito a sinistra e di nuovo a destra. Da qui si vede la passerella. Il letto ora si allarga, e si passa piegando tutto a desta, attenzione alle cravatte e incastri. Un ultimo passaggio ci porta alla fine delle difficoltà oltrepassando la passerella.
A questo punto si prosegue a vista e ci si ferma solo per controllare e scegliere le traiettorie delle seguenti cascate. Prestare attenzione all’artificiale di cemento che va preso al centro leggermente spostato a sinistra. Stare alla larga dal manufatto/canale in cemento, tutto nicchiato nello scivolo artificiale a destra. Attenzione anche sopra il salto, in parte alla griglia che intercetta l’acqua, c’è una paratia mobile generalmente semi aperta che forma un sifone. Visionare comunque tutti i salti che come altezza variano dal metro ai due circa.
Ci ci ferma quando si incontra il ponticello del parcheggio, qui si risale facilmente la riva a sinistra e in breve si arriva alle auto.

Con livello dell’acqua sufficiente, ma non alto, non abbiamo trovato ritorni o rulli che richiedessero sicura, comunque valutare i passaggi in funzione del livello, che in questa parte di torrente cambia molto velocemente!

ps. le foto arriveranno presto!
 
Hanno contribuito a questo report:
Zampa 
 

Stampa printable

ricerca fiumi

fiumi per regione

TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.