Canoa & Kayak

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fiume San Godenzo-Comano :San Godenzo - Carbonile (Casa Cantoniera)


regione Toscana (FI)

Torrente appenninico (poco più di un fosso) soggetto a variazioni notevoli a seconda delle piogge.
Le rive sono spesso coperte di vegetazione e il suo corso è spesso interrotto da rami ed alberi.
Il doppio nome è dovuto al fatto che nelle cartografie e a seconda dei comuni attraversati (San Godenzo e Dicomano) è chiamato in diversi modi.
Il flusso principale (dalla sorgente alla immissione nella Sieve) prende questi tre nomi:
Fosso Falterona > S.Godenzo > Comano
Il tratto descritto è quasi interamente sul S.Godenzo.

  • aggiornato al
    2007-08-28
  • grado
    IIIIII+
  • distanza
    7 Km
  • tempo previsto
    3 Ore
  • pendenza
    15 m/Km
  • stelle WildWater
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  • portata
    5 mc/sec
  • stelle paesaggio
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  • temperatura acqua
    fresca
  • qualita' acqua
    buona
  • periodo migliore
    autunno-primavera
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Sieve
  • imbarcazioni
    Kayak | Canoe chiuse |

imbarco
Due imbarchi consigliati (e tanti altri intermedi):
1) A San Godenzo prima dell’edificio “Zolfanelli Ferro Battuto” Km 127, 3 prendere la stradina che scende ripida verso il mulino. Chiedere al proprietario (Francesco) di passare … attenzione ai cani
2)Sulla strada Romagnola che da Dicomano va verso San Godenzo fermare l’auto al km 126,2 loc. Lo Specchio. Passare fra le costruzioni e la stalla e scendere, tramite il sentiero di sinistra, verso il torrente. DX idro
GPS:  Lat.43° 55' 27.20" N  Long.11° 37' 04" E 
sbarco
Due sbarchi:
1) Località Carbonile presso il ristorante da “Fumino” (Km 120,8)
2) km 120 ss Romagnola Casa Cantoniera - Il sentiero (percorribile in auto) prima della casa cantoniera porta direttammente sul fiume SX idro … si sbarca direttamente sulla presa d’acqua che mette in secca il tratto successivo.
GPS:  Lat.43° 54' 09.70" N  Long.11° 33' 09.50" E 
mappa
 
assistenza da riva
Possibile ovunque
attenzione
Occorre premettere che la discesa è un po’ impegnativa per la presenza dei numerosi alberi che chiudono l’alveo e la vegetazione (rovi) che occupa quasi costantemente le sponde. Il consiglio è quindi quello di fare “gruppo” (3/5 persone è l’ideale), canoe corte e maneggevoli, occhi sempre aperti e attenzione agli ostacoli. Le sponde permettono facili sbarchi ed ispezioni ma non sempre è possibile, a causa della vegetazione, raggiungere la statale che corre lungo tutto il percorso. Nella ultima discesa la situazione alberi è un po' migliorata e sono stati necessari solo un paio trasbordi (su 7 km di torrente) dovuti a alberi che chiudono l'alveo.
Più il trasbordo dell'impraticabile di Molino Nuovo.

siti web con foto
idrometro
riferimento sul posto: artificiale a monte del ponte che si attraversa appena prima di Dicomano (venendo da Firenze … vedi foto). Quando l’acqua copre tutta la luce dell’artificiale il torrente potrà essere sceso. (specie DX idro)
Un altro riferimento è dato dall'idometro sulla Sieve a Dicomano (min 70* cm).
*) da confrontare con S.Piero a Sieve.
Se Bilancino e il Carza non "buttano" è probabile che 70 cm siano tutti del Comano. Una goduria!

descrizione

(Dicomano: rifeimento Idro per discesa)

Questa descrizione inizia su un tratto a monte dell'imbarco. Ma questo piccolo tratto NON è praticamente navigabile. Infatti ho incontrato non poche difficoltà (anche nella sola ispezione a piedi) al punto da sconsigliare la discesa di questo tratto che è, ribadisco, PRATICAMENTE NON percorribile:
Dopo S.Godenzo proseguire per Castagno d’Andrea fino al km 1 e scendere sotto il ponte di Molino di Vallitoli. Immediatamente bel passaggio tecnico (3°/4° con controroccia e curva finale verso sinistra. Dopo 100/200 metri ostruzione pressoché totale di tronchi e altre schifezze. 300 metri di acqua tranquilla e, in corrispondenza del Campo Sportivo, c’è un artificiale di circa m 2,50 da trasbordare. Si possono percorrere max 200 metri e si incontra un artificale di circa 6/8 metri non fattibile (caduta su roccia). E’ trasbordabile sulla sinistra con molte difficoltà … ma non credo sia il caso!!! Da questo artificiale partiva la gora (ormai parzialmente distrutta) che forniva acqua al mulino di S. Godenzo. Seguendo ancora il fiume troviamo tantissimi alberi che chiudono completamente il fiume, si passa sotto un ponte (attraversamento della gora) e si arriva al mulino. Solo da questo punto conviene partire con la discesa in canoa.


Descrizione tratto navigabile:



Arrivando da Firenze a San Godenzo, prima del bivio per Castagno d’Andrea, sulla destra vedrete un laboratorio/mostra di ferri battuti (Zolfanelli). Qualche metro prima una strada in cemento scende ripida verso il vecchio mulino di S. Godenzo. Lasciate le auto qui senza avventurarsi per lo stradello. Percorsi 100/200 metri con le canoe in spalla si arriva al mulino, si prende a destra e si scende sul fiume.



Si inizia con facili passaggi e rapide di II/III. Dopo 300 metri si passa fra massi caduti da una vecchia frana e occorre fare attenzione per la possibilità di ostacoli (alberi attraverso). Proseguono ancora facili rapire e si arriva al punto dove c'è il secondo imbarco (a valle del primo di circa 1 km).


(qui è dove si lasciano le macchine nel caso del secondo imbarco)

Qui troviamo un passaggio, costituito da un parziale artificiale (Pali in cemento dell'enel e massi alla rinfusa) seguito da semplici rapide e da passaggi obbligati fra massi e scisti (alcuni posti in diagonale nell’alveo).




Dopo altri 800 m (in corrispondenza stradale loc. Fornace) il San Godenzo incrementa la sua pendenza e arriva ad un bel passaggio (3° h circa 2 metri).
Una cascatella che ti fa sbattere il fianco sulla roccia di destra (con poca acqua il flusso passa in una piccola nicchia di 30/40 cm) e poi ti fa cadere in un bacino di 4/5 metri di diametro. Al centro di questo bacino fa bella mostra di se un masso appena affiorante (lo vedrete solo in agosto quando non c'è acqua).




(stesso passaggio ... con acqua)

Si prosegue con un bellissimo passaggio con curve e contro-roccia ... sicuramente il tratto più bello.
Altra rapida molto manovriera per la presenza di massi tondeggianti.
Il torrente si tranquillizza ma resta sempre manovriero e si arriva ad un primo artificiale (circa un metro), eventualmente trasbordabile (Dx in corrispondenza dell’attraversamento del metanodotto interrato – visibile il tubo di areazione giallo con cappello rosso).
È scalinato ... da "secco" ho visto che dal cemento spuntano dei ferri della struttura (non pericolosi) ma con livelli interessanti non vedrete niente di tutto questo (neppure lo scalino). Dopo altri 200/300 metri si arriva ad un secondo artificiale.
E' una soglia di appena 50/70 cm ma è veramente "stronza".
Tende a tenere e se vi traversate nel laghetto di ricezione farete il più classico dei bagni.



Altri 500 metri non impegnativi (fare solo attenzione ai rami e alla vegetazione) e si arriva all’impraticabile di Molino Nuovo (4 metri che cadono su roccia o su un bacino non più largo di 1 metro).



Superato sulla Dx nei pressi di un orto, si riprende la discesa immediatamente sotto la gora sul masso dove batte l'acqua. Uno scivolo di un paio di metri e ritornerete sul torrente.
Il Comano ora prosegue tranquillo anche se dovrete affrontare dei passaggi fra rami e qualche strettoia.
Eccoci al ponte (loc. S.Bavello) per Gugena. Il passaggio migliore (3° ) è sotto l’arcata di Sx.



Da ora in poi, per meno di 1 km, il torrente prosegue con tratti tranquilli e facili rapide fino ad arrivare ad un nuovo artificiale (parzialmente a scivolo) facilmente superabile e/o eventualmente trasbordabile.
Il superamento deve avvenire sul centro della pescaia seguendo l'indicazione della foto (sulla sinistra ci sono massi affioranti)



Altre rapide ci portano allo sbarco "ora sconsigliato" (Bar/ristorante Fumino loc. Carbonile).

ATTENZIONE IL RISTORANTE HA CHIUSO E LA NUOVA PROPRIETA' IMPEDISCE, CON RETI DI RECINZIONE, L'ACCESSO AL FIUME: QUINDI SI DEVE PROSEGUIRE FINO AL PROSSIMO SBARCO

Si può procedere ancora per circa 1 km facendo attenzione al passaggio che si trova sotto il ponte di Carbonile (forte ritorno e artificiale che tiene di brutto) e sbarcando poi direttamente (SX idro) sulla pescaia con presa d'acqua della centrale elettrica di Dicomano.



Un sentiero percorribile con l’auto porta alla strada Romagnola.

C'è chi ha proseguito la navigazione fino a Dicomano (4 km) sbarcano prima della confluenza con la Sieve. Si attende la descrizione di questa seconda parte.

Il Comano può essere definito un vero campo scuola per la sua manovrabilità anche con medi livelli.
Con livelli alti occhio ai principianti specialmente nel passaggio della Fornace: per riprendere una canoa "scossa" abbiamo percorso oltre 1 km correndo come disperati.
 
Hanno contribuito a questo report:
Marco 
 

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TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.