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fiume Fiora:Vulci - Montalto di Castro


regione Lazio (VT)

Un angolo di Maremma surreale: una gola di 4 km con un ponte di 30 m del I sec a.C., un castello medievale, tombe etrusche, concrezioni calcaree da cui scendono cascatelle, nere rocce basaltiche e massi chiari di travertino, il tutto condito da rapide di III-IV in un fiume incontaminato.

  • aggiornato al
    2006-11-23
  • grado
    IIIIIV
  • distanza
    18 Km
  • tempo previsto
    3,5 Ore
  • pendenza
    3 m/Km
  • stelle WildWater
    2_stellaww.gif
  • portata
     A
  • stelle paesaggio
    5_stella.gif
  • temperatura acqua
    fresca
  • qualita' acqua
    buona
  • periodo migliore
    primavera/autunno
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Albegna (II,III); Marta
  • imbarcazioni
    Kayak | Canoe chiuse |

imbarco
Alla diga di Vulci, sulla strada SP107 nei pressi del bivio che a nord porta verso Manciano e a sud verso Montalto di Castro, in corrispondenza di una presa d'acqua, sponda dx.
Per evitare la rapida dello scarico della diga, che può essere pericolosa con livelli molto alti, dovrebbe essere possibile imbarcarsi 1-2 km più a valle nei pressi del ponte della SP107 sul Fiora.
sbarco
Subito dopo il ponte della strada che da Montalto porta a Vulci, sponda sx.
Oppure per i pigri, alla tomba Francois, sponda sx, un chilometro circa dopo il laghetto pellicone, alla fine del tratto più bello.
assistenza da riva
nella gola le sponde sono in buona parte percorribili, dalla gola si esce solo dalla sponda dx ma strada non è però vicina.
attenzione
Il livello d'acqua nella gola è regolato da una diga. Nella gola sono presenti pericoli costituiti da tronchi incastrati e un orrido assolutamente da trasbordare.

siti web con foto
idrometro
 
locals di riferimento
Piergiorgio (Orbetello) tel 335 721 69 05

descrizione
Si percorre un km di acqua piatta fino alla diga, sbarco a dx.
Il successivo imbarco ai piedi della diga può presentarsi problematico: l'acqua esce a pressione e si infila in un rapida tra pareti rocciose verticali. E' più fumo che arrosto, però bisogna infilarsi in un caos d'acqua con inevitabili botte sui massi sommersi.
In alternativa dovrebbe essere possibile imbarcarsi circa 1,5 km a valle della diga, nei pressi del ponte della SP107 sul Fiora.
Oltre la diga inizia la gola di 4 km in un paesaggio unico che ha ispirato millenni addietro gli Etruschi che qui vi hanno fondato la città di Vulci, oggi parco naturalistico-archeologico www.vulci.it
Si percorre 1,5 km circa con rapide sul III fino al ponte della SP107. Attenzione sotto il ponte a un passaggio artificiale con un pericoloso ritorno.
Poco oltre si passa sotto il magnifico ponte etrusco dell'Abbadia (I sec a.C.) con accanto l'omonimo castello medievale, un luogo dal fascino prepotente. Segue la parte canoisticamente più impegnativa, circa un km di III-IV con passaggi tra i massi caduti dalla parete accanto, dove ogni tanto conviene andare a controllare l'eventuale presenza di tronchi di traverso. A proposito si segnala un passaggio pericolosamente ostruito da un albero (22/10/06) che si può evitare con un passaggio alternativo e preciso a sx. Il dislivello immediatamente successivo si supera a dx senza troppe difficoltà, a sx c'e' una cascata sui 3 metri probabilmente molto più impegnativa.



Questa parte è anche la più suggestiva: si costeggia una parete a sx alta decine di metri. Dalle concrezioni calcaree lunghe metri si gettano cascatelle su tappeti di muschio. Si direbbe di essere in qualche località tropicale piuttosto che in Maremma.



Attenzione a non farsi suggestionare troppo: il tratto si conclude in un orrido tanto bello da vedere quanto assolutamente impraticabile. Quindi quando vedete in lontananza una nebbiolina salire è bene affrettarsi a sbarcare a dx.

Imbarco svizzero di 5 metri, sul profondo laghetto Pellicone. Per chi non se la sente, si trasborda con qualche difficoltà a dx utilizzando una breve ferrata e issando la canoa con una corda.
Il laghetto Pellicone è un altro posto indimenticabile, già meta di bagni estivi e set di alcuni film (ve la ricordate la tenda di Leonardo da Vinci in "Non ci resta che piangere" e la scena del nuoto sincronizzato in "Tre uomini e una gamba"?!).

La gola continua per un altro paio di km con difficoltà decrescenti fino a passare sotto un ponte pedonale in costruzione e accanto alla centrale dell'enel.
Da qui in poi sono oltre 10 km su acque piatte che mantengono comunque una discreta velocità. Fare solo attenzione ai numerosi alberi abbattuti.
 
Hanno contribuito a questo report:
Luigi 
 

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4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.