Canoa & Kayak

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fiume Arno:La Lama (Capolona) - Castelluccio


regione Toscana (AR)

AVVERTENZA !!! Le informazioni ed i consigli forniti in questa guida, sono redatte da canoisti volontari ed in buona fede che possono commettere errori. Chi legge deve fare attenzione una volta in loco perchè i fiumi e le rapide cambiano, e qualche informazione può essere già superata nel momento in cui viene scritta. Gli amministratori e gli editori non possono essere ritenuti responsabili di eventuali perdite, danni o inconvenienti accaduti a persone e/o cose, come risultato delle informazioni e dei consigli contenuti nelle pagine di questa guida. Persone non esperte DEVONO farsi accompagnare da guide autorizzate.


Bellissimo tratto di acqua mossa in un contesto ambientale decisamente bello.
Adatto anche ai non esperti per i quali è però indispensabile trasbordare la pescaia che si incontra prima dell'abitato di Giovi.

  • aggiornato al
    2007-02-12
  • grado
    II+III
  • distanza
    6 Km
  • tempo previsto
    2 Ore
  • pendenza
    6 m/Km
  • stelle WildWater
    3_stellaww.gif
  • portata
     A
  • stelle paesaggio
    4_stella.gif
  • temperatura acqua
    fredda
  • qualita' acqua
    buona
  • periodo migliore
    primavera
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Archiano; Scheggia; Solano
  • imbarcazioni
    Kayak | Canoa | Rafting | Canoe chiuse |

imbarco
Dalla statale che congiunge Arezzo a Bibbiena uscire a Marcena e seguire le indicazioni per La Lama. L'imbarco (Sx idro) è proprio dove viene restituita l'acqua dalla centrale idroelettrica della Lama (una frazioncina di tre case)
GPS:  Lat.43° 32' 51" N  Long.11° 51' 00" E 
sbarco
Lo sbarco consigliato è 200 metri dopo il ponte per Castelluccio.
Seguendo la vecchia statale seguire le indicazioni per Castelluccio. Superare l'abitato di Campoluci e prendere la strada a sinistra immediatamente prima del ponte sull'Arno. Lo sbarco (Sx idro) è dopo l'ansa formata dal fiume davanti all'abitato di Castelluccio.
GPS:  Lat.43° 31' 12" N  Long.11° 49' 43" E 
mappa
 
assistenza da riva
sempre possibile
attenzione
Pescaia da trasbordare a 2 km dalla partenza.
Questo artificiale è fattibile al centro (h=circa 3 metri).
Occorre un po' diattenzione perchè dopo un metro dalla cima c'è uno scalino di circa 1/2 metro che può provocare un testa coda se vi batte la poppa della canoa.
Il bacino di ricezione è alto e profondo e permette di rimediare con un bel eskimo.
Con livelli Idro superiori a 1,20 a Subbiano (vedi link idrometri) si crea un forte ritorno: si consiglia comunque il trasbordo.

idrometro
http://www.arno.autoritadibacino.it/cont/testo.php?id=30
Grazie all'Autorità di Bacino Arno
90: si passa ma si struscia in alcuni punti ... poco divertente.
110 o maggiore: divertimento assicurato.
150 o maggiore: penso sia meno divertente e più tosto ma non l'ho mai fatto (ad occhio non dovrei sbagliare di molto)

descrizione
Questo tratto di fiume mostra acque limpide e pulite e permette di vedere alcuni piccoli borghi da un'insolita prospettiva.
Alla partenza si affrontano subito, dopo una curva verso sinistra, alcune belle rapide mai pericolose.
Seguono passaggi semplici, rapide e piccoli buchi (con livelli di acqua medi) in cui divertirsi. Questa parte mossa non è più lunga di 1,5 km.
Segue un tratto (300/500 m.) di acqua piatta dovuta alla presenza della pescaia che fornisce acqua alla vecchia cartiera di Giovi.



Questa pescaia è alta circa 3 metri e ha un dente dopo circa 1 metro dal coronamento ma può essere saltata con un pò di attenzione. In alternativa si consiglia il trasbordo sulla destra (se i livelli sono molto bassi) o sulla sinistra passando sopra il muro che protegge la gora (ATTENZIONE).
Il passaggio sulla sinistra (disagevole lo sbarco) è comunque più semplice.
Occorre solo una grande attenzione a passare sul muro della gora con la canoa in spalla (larghezza 40 cm).
Il fiume passa sotto l'abitato di Giovi fra massi e piacevoli rapide. Quì riceve il ritorno dell'acqua dalla cartiera (non in funzione) e del suo affluente: il Chiassa.
Ancora rapide, buchi (anche piuttosto importanti) e divertimento fino alla presa dell'acqua dell'acquedotto di Petrognano. Poco prima di questa si passa su un artificiale, ormai quasi irriconoscibile e ridotto ad un piccolo passaggio fra massi parzialmente cementati. Occorre prestare attenzione per i numerosi tondini di ferro sporgenti e passare sulla lingua di acqua sulla sinistra idro.
Alcune centinaia di metri di acqua piatta e si arriva in vista del ponte di Castelluccio, si supera e si sbarca immediatamente a valle dell'ansa che il fiume fa girando a 90° a sinistra.
 
Hanno contribuito a questo report:
Marco Luigi 
 

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1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.