regione Campania (BN)

Torrente poco frequentato in una bellissima gola boschiva selvaggia e solitaria. Livello III-IIIpiù (che puo’ arrivare a IV con molta acqua). A metà percorso prima del ponte a 3 archi sulla vecchia strada da Civitella a Cerreto salto di V e successivo passaggio di IV trasbordabili sulla destra.


imbarco
Ponte per Civitella Licino, 5 km circa a monte di Cerreto Sannita sulla SP 76 .
Autostrada Roma-Napoli, uscita Caianello, proseguire in direzione Benevento sulla SS 372 Telesina. Dopo 20 km circa girare per Cerreto Sannita, raggiungere il paese e risalire il fiume lungo la SP 76. Poco dopo la galleria (parallela alla vecchia strada a senso unico percorribile solo da monte a valle) sulla sx c’è il ponte dell’imbarco
sbarco
Cerreto Sannita, sponda sx, dietro al distributore di benzina posto all’inizio del paese (provenendo dalla SS 372 Telesina)
assistenza da riva
non possibile
attenzione
Attenzione a vegetazione e tronchi ed al passaggio della Forra di Lavello (V livello) a metà percorso.

idrometro
 

descrizione
Il Titerno nasce dal Matese e confluisce nel Volturno dopo circa 40 Km.

Il regime è torrentizio e l'alveo è piuttosto stretto.

Dopo l’imbarco la fitta vegetazione puo’ creare qualche problema specialmente con molta acqua.
Nel tratto iniziale ci sono tre artificiali (ognuno intorno al metro di altezza): prestare attenzione al ritorno.
Il secondo è parzialmente sbarrato a monte dai tronchi trasportati dalle piene sulla destra.

Dopo circa 1 km dall’imbarco inizia la gola vera e propria dove si susseguono diversi passaggi di III intervallati da tratti tranquilli.

Circa 100 mt a monte del ponte a tre archi lungo la vecchia strada da Civitella a Cerreto (a metà dell’intero percorso) c’è un salto a ‘imbuto’ di V livello seguito da un passaggio di IV che termina in uno stretto e tranquillo ‘budello’ scavato nella roccia. Il punto è chiamato ‘Forra di Lavello’.
Il trasbordo è possibile in riva destra risalendo sulla strada attraverso il sentiero a scalette e ridiscendendo verso il fiume subito dopo il ponte attraverso la fitta vegetazione (a destra del ponte stesso superando il cumulo di bottiglie scaricate da qualche incivile).

Segue un tratto di rapide III-III più sempre intervallate da tratti tranquilli.

A circa 1 Km dall’arrivo salto (III più) con rocce sottostanti al centro, nelle quali è facile restare incastrati con livello basso quando l’acqua non copre i massi facendo ‘cuscino’.

Al termine delle gole, notevole il ponte di Annibale (III sec. a. C.) recentemente restaurato.

Negli ultimi cinquecento metri ci sono molti tondini che emergono dal fondo cementificato.
E’ anche possibile sbarcare prima, sulla sinistra, per evitarli.
 
Hanno contribuito a questo report:
FFF