regione Friuli Venezia Giulia (UD)

Gole del Tagliamento. La prima metà riservata a canoisti molto esperti, la seconda metà adatta anche ai poco esperti.
Acqua limpidissima: da spettacolo.


imbarco
A Forni di Sotto, seguire la strada che scende dalla piazzetta del paese, passa accanto ad un campo da basket e poi tra i prati e i boschi raggiunge il fiume presso un capanno dei pescatori. All'ultimo bivio (con una madonnina) prendere a destra.
GPS:  Lat.46° 23' 14" N  Long.12° 40' 38" E 
sbarco
Località Caprizi. Scendendo da Ampezzo verso Tolmezzo, sulla SR 52, appena usciti dal paese girare a destra sulla SR 552 direzione Tramonti. Attraversare il ponte sul Tagliamento e sbarcare in riva destra, in corrispondenza di un capanno con dei tavoli.
GPS:  Lat.46° 22' 20" N  Long.12° 46' 45" E 
mappa
 
assistenza da riva
Sempre possibile, normalmente in sponda destra.
attenzione
Nella prima metà diversi sifoni, nicchie e tronchi in fiume.
Tre artificiali impraticabili dividono il tratto alto da quello basso.
Alberi in fiume nel tratto basso

idrometro
 
locals di riferimento
Piero Linda
Beppe Caramella

descrizione
La discesa si può dividere abbastanza nettamente in due tratti di natura molto diversa, divisi da una serie di 3 orribili e pericolosi artificiali in cemento armato.
Parte prima: fiume sul 4°+, con alcuni passaggi di 5°, diversi sifoni, nicchie e tronchi in fiume. Ricognizione costante obbligatoria.
La riva destra è soggetta ad un continuo movimento franoso che causa in continuo modifiche al letto del fiume e la formazione di nicchie e sifoni. In caso di forti piogge attenzione anche a possibile caduta sassi.
Dopo la partenza una prima rapida pulita, poi la seconda presenta un sifone.
Sotto il primo ponticello che si incontra, nicchia a dx nella goletta.
Più sotto abbiamo trovato una rapida con linea d'acua difficile da seguire a causa di un tronco, e poi almeno altre 2 rapide con grossi sifoni. Uno evitabile abbastanza facilmente tenendo la linea di centro fiume, il secondo pericolosissimo a centro fiume dopo una rapida molto impegnativa, che abbiamo deciso di trasbordare. L'ultimo saltino a valle di questo sifone ha un ritorno che tiene.
Quando arrivate agli artificiali, attenzione! Non c'è acqua ferma a monte, obbligatorio fermarsi in morta a sx.
Il trasbordo dei tre artificiali è abbastanza laborioso e si fa in riva sinistra.
Si possono saltare tutti e tre camminando di fianco al muro in cemento armato, oppure, come abbiamo fatto noi, oltrepassare i primi due, imbarcarsi attraverso un buco nel muro in cemento, traghettare, e trasbordare il terzo in riva destra (più veloce, e più agevole l'imbarco).

I meno esperti possono unirsi a questo punto alla discesa. Possono raggiungere il fiume a valle dei tre sbarramenti in questo modo:
Scendendo da Forni di sotto, giunti alla galleria non imboccarla ma girare a destra, sulla vecchia strada. Dopo un'altra galleria dal nome suggestivo (passo della Morte), in corrispondenza di una vecchia casa cantoniera si trova il sentiero che scende e, in mezz'ora con canoa in spalla, porta al fiume. Consiglio una ricognizione prima senza canoa. I nostri amici hanno sbagliato sentiero e si sono fatti 3 ore con la canoa in spalla!!

Il tratto a valle dei 3 sbarramenti presenta difficoltà prima di 2°+/3°, poi subito degradanti sul 2°. Attenzione comunque agli alberi in fiume, sempre numerosi, e non sempre le morte sono facili da prendere per un principiante.

Sbarco in riva destra, in vista della diga.
 
Hanno contribuito a questo report:
stefano