regione Toscana (GR)

Il fiume in questo tratto non presenta particolari difficoltà ma scorre in una valle isolata che preserva ancora specie di flora e fauna che difficilmente possono essere avvistate negli altri percorsi. Molto suggestivo.


imbarco
Sulla SP 74 Manciano Pitigliano, dopo circa 5 km da Manciano si incontra il ponte sul Fiora, appena passato il ponte, a monte dello stesso sulla sponda sinistra, si accede all’imbarco passando per un cementificio.
sbarco
Ponte di S. Pietro, la morta subito dietro al pilone del ponte sulla sponda sinistra; da lì si percorre un breve sentiero che costeggia un campo fino a giungere ad un cancello rurale che dà sulla strada che prosegue a valle del ponte. E' possibile uno sbarco intermedio presso la diga rotta di Scorceti, c'è un sentierino che porta alla strada provinciale.
assistenza da riva
Non è possibile
attenzione
A metà percorso circa porre attenzione alla rapida della diga rotta di Scorceti, è consigliata la ricognizione, qui il fiume aumenta di difficoltà con passaggi di III tra massi ciclopici, presenza di un sifone ad inizio rapida sulla sx per fortuna non in direzione della corrente, trasbordo abbastanza lungo e faticoso sulla riva dx. ATTENZIONE in caso di piena la rapida può raggiungere anche il V grado di difficoltà, fermarsi prima del muro della diga rotta!

idrometro
 

descrizione
Il fiume Fiora nasce alle pendici del monte Amiata, presso S. Fiora; scorre nella Toscana e nel Lazio, segnandone per un tratto il confine, per 83 km attraversando le province di Grosseto e Viterbo per poi sfociare nel Tirreno presso Montalto di Castro.

Il recupero delle auto è abbastanza lungo e l’appoggio è possibile soltanto all’imbarco ed allo sbarco in quanto il fiume scorre in una valle solitaria, completamente isolato da accessi stradali ed insediamenti urbani.

Se da una parte l'isolamento fa godere di un paesaggio suggestivo ed incontaminato con la possibilità di incontrare rare specie animali, dall'altra è consigliabile partire equipaggiati di pagaia di scorta e quant'altro per una discesa sicura.

A 5 km dall’imbarco c'è il passaggio più impegnativo nei pressi dei resti della diga di Scorceti dove è consigliata la ricognizione; si tratta di passaggi di III tra massi ciclopici, attenzione al sifone che si trova all'inizio rapida sulla sx ma per fortuna non è in direzione della corrente,

passaggio alla diga rotta


Se si decide per il trasbordo, appena si è in vista dello sbarramento artificiale, si sbarca sulla sponda destra da dove si raggiunge facilmente una strada sterrata (può essere lo sbarco/imbarco intermedio) che costeggia un boschetto sulla sinistra, al termine del boschetto lasciare la strada e scendere verso il fiume continuando a costeggiare il bosco, l’imbarco è immediatamente a valle del rudere della ex centrale idroelettrica.

Il fiume prosegue poi senza grandi difficoltà fino al ponte di S. Pietro.
 
Hanno contribuito a questo report:
FFF Gio Pepozz