regione Toscana (SI)

Altro tratto interessante di questo fiume alle porte di Siena. Ancora qualche bella rapida tra tratti tranquilli.
Questo fiume, come gli altri della zona è soggetto a piene improvvise (in caso di abbondanti piogge) e al calo, altrettato veloce, del livello idro. Da Fare quindi subito dopo il passaggio delle piene dando un'occhiata al livello idrometro di Montepescini.


imbarco
SS per Paganico (Siena-Grosseto) dopo il distributore AGIP di pian della Rancia si trova il Ponte di Macereto. Superarlo e prendere il bivio per Monticiano San Lorenzo a Merse. Dopo 5o metri un sentiero conduce sutto il ponte di Macereto. Imbarco dx idro.
L'imbarco è sulla dx orografica proprio sotto il ponte.
sbarco
Sulla strada che conduce dalla SS di Paganico a Montepescini. Sul ponte è anche installato l'idrometro della rete toscana di rilevamento. Sbarco al ponte, dx orografica.
assistenza da riva
possibile
attenzione
il primo tratto è stressante per l'acqua quasi sempre piatta. Il fiume si anima da metà in poi. Andrebbe ricercato un imbarco intermedio.

idrometro
Al Ponte di Montepescini (minimo 10/15 e max 60/70 cm)
Sotto il ponte, sul pilone di sinistra è riportata la scala graduata parallela al rilevamento elettronico.

descrizione
Immagini con altezza dell'acqua m 0,20 (sufficiente)


Immagine dal ponte di Montepescini con l'idrometro in primo piano.

Immagine dal ponte di Montepescini verso valle, tratto non percorso.

Tratto che, dal punto divista del paesaggio è meno interessante del tratto alto. Per quanto riguarda la discesa questa mantiene le stesse caratteristiche del tratto alto con passaggi e rapide intervallate da tratti di acqua piatta.
In particolare la prima metà del percorso è in pratica un susseguirsi di tratti pianeggianti interrotti, raramente, da mini rapide ... il grado non supera il I/II.
Le uniche vere difficoltà sono dovute a qualche passaggio parzialmente ostruito da rami che si aggettano sul fiume o trascinati in acqua dalle piene.
Nella seconda parte aumentano le rapide e i passaggi e il fiume diventa più interessante ma non supera mai il III.
Tutti i passaggi, anche quelli un po' più divertenti, finiscono in ampi bacini utili al recupero di persone e cose cadute in acqua.
Dopo la discesa è d'obbligo fare un salto a Bagni di Petriolo dove è possibile fare il bagno in acqua solfurea a 40°.
Anche in inverno troverete numerosi camper parcheggiati e bagnanti in pieno relax.
 
Hanno contribuito a questo report:
Marco