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fiume Settimana:Valle Settimana-Ponte del Gobo (6 km sopra Claut) - strada sterrata 2,5 km. a valle (guado)


regione Friuli Venezia Giulia (PN)

Una perla rara, percorribile prevalentemente solo dopo forti piogge. Scorre veloce con tratti dal II al V grado con acque cristalline (praticamente potabili) all'interno di una splendida valle assolutamente non antropizzata attorniata da affluenti e alte vette assolutamente deserte.

  • aggiornato al
    2011-12-05
  • grado
    IIIIIIV
  • distanza
    2,3 Km
  • tempo previsto
    1,30 Ore
  • pendenza
     
  • stelle WildWater
    3_stellaww.gif
  • portata
    4,5 mc/sec
  • stelle paesaggio
    5_stella.gif
  • temperatura acqua
    fredda
  • qualita' acqua
    ottima
  • periodo migliore
    Primavera dopo forti piogge
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Cellina, Cimoliana
  • imbarcazioni
    Kayak |

imbarco
Ponte del Gobo in Val Settimana (primo ponte stradale sul settimana raggiungibile girando a sx poco prima del paese di Claut, appena dopo il ponte sul Settimana, e risalendo per 6 km. sulla dx orografica la stretta strada, in parte sterrata, che risale il torrente)
GPS:  Lat.46° 18' 42" N  Long.12° 31' 52" E 
sbarco
2,5 km. a valle dell'imbarco indicato in prossimità di un guado identificabile tramite due micro-passerelle di legno (a tutti gli effetti sono due travi fissate sulle rocce appena prima della stradina sterrata che in circa 20 m porta al greto in sponda dx e da lì ad una casa sulla sponda opposta). E' possibile proseguire per un tratto successivo di II-III grado o, in funzione del livello, anche fino alla confluenza con il Cellina per altri 4 km.
GPS:  Lat.46° 17' 51" N  Long.12° 30' 37" E 
mappa
 
assistenza da riva
Sempre possibile con sponde percorribili e strada sterrata a breve distanza
attenzione
Dopo circa 800 m. dalla partenza si trova un ponte pedonale verde in ferro e, circa 150 m. prima dello stesso, ci si imbatte (sulla dx) in una "S" molto secca da verificare con cura per pericolo di incastro. I passaggi sono comunque tutti visionabili e trasbordabili. Valutare il ritorno sotto il ponte del Gobbo (partenza), con livelli alti tine, comunque lo scivolo è sempre fattibile, valutare eventualmente una sicura.

siti web con foto
idrometro
http://www.protezionecivile.fvg.it/ProtCiv/Default.aspx/Cae/StationDet ,vedi foto per livello indicativo (quello riportato è il livello basso)
locals di riferimento
Zampa +39 329 8755533 email [email protected]

descrizione
Il torrente scorre con acque cristalline all'interno di una splendida valle assolutamente non antropizzata: le sue acque scorrono cristalline (potabili) per 16 km a partire da una forra a monte del Rifugio Pussa con tratti variabili dal II al V grado.

Il tratto precedente a quello descritto è interessato da lavori sul letto del torrente, che ne hanno cambiato radicalmente la morfologia. Valutati a "occhio" dalla strada, alcuni passaggi sembrano molto complicati, forse impraticabili. Assolutamente necessaria una ispezione accurata prima di un'eventuale discesa della parte alta.
Speriamo entro breve di poter fare una relazione.

Il tratto da noi percorso con livello basso va dal "Ponte del Gobo" (primo ponte stradale risalendo lungo la sterrata che risale la valle a partire dalla dalla confluenza con il Cellina - a sx appena prima di Claut) fino al guado circa 2,3 km più a valle in prossimità di due micro-passerelle di legno (a tutti gli effetti sono due travi fissate sulle rocce appena prima della stradina sterrata che in circa 20 m porta al greto in sponda dx e da lì ad una casa sulla sponda opposta).


[imbarco basso]

I primi 8/900 m. del tratto sono sul III-IV molto manovrieri con poche morte e corrente veloce in una continua sequenza di saltini, scivoli e stretti passaggi fra i sassi.
Quasi alla fine di tale tratto si trova un ponte pedonale verde in ferro e, circa 150 m. prima dello stesso, ci si imbatte (sulla dx) in una "S" molto secca da verificare con cura per pericolo di incastro.


[la "S" dal facile incastro]

La "S" è preceduta da una prima banana da dx a sx che finisce con un dislivello di circa 1,5 m. contro una roccia posta in mezzo al fiume a poco meno di 3 m dalla stessa; da lì l'acqua piega tutta a dx per la S vera e propria che culmina in un passaggio obbligato (curva a sx) fra il suddetto sasso ed un masso enorme posto in riva dx (il passaggio non supera di molto il metro di larghezza e risulta quindi ad alto pericolo di cravatta doppia). Con il livello trovato (basso) era impensabile passare a sx dopo la banana perché il sasso al centro formava un cuscino d'acqua che risultava difficilmente superabile, ma forse con più acqua ... chissà! ;-)

Il tratto successivo, fino al ponte pedonale, ed i successivi 100 m. continuano con altri divertenti salti (max 1-1,5 m. di altezza) per poi diventare di circa III grado fino allo sbarco.





E' possibile proseguire per un tratto successivo o anche fino alla confluenza con il Cellina (attenzione però ad un artificiale di circa 4/5 m. visibile dalla strada circa 1 km prima della confluenza).

Il tratto superiore a quello percorso è di circa 1,5 km di IV-V abbastanza continuo a parte un breve tratto tranquillo di II grado. L'imbarco per tale tratto è possibile al ponte stradale appena sopra quello del primo imbarco (Ponte de sette fontane).
 
Hanno contribuito a questo report:
Zampa gjandolo 
 

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1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.